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La Computer Music

A cura di Davide Testi (Docente certificato Steinberg)

Premessa:

“Computer Music” sembra indicare qualcosa di artificiale, qualcosa di finto… a molti fa paura e rifiutano l’approccio, ma se affrontato con giusto metodo questo nuovo modo tecnologico di “creare” offre risultati stupefacenti sia dal punto di vista quantitativo (dinamica dei segnali a 24 bit) che qualitativo (perfezione e realisticità sonora).

Seguite attentamente quanto segue, ciò che sarà esposto vi aiuterà a capire le potenzialità offerte dalla tecnologia attuale applicate alla musica a tutti i livelli (home, professional, recording studio, live ecc..) per rendervi le idee più chiare e per individuare il prodotto che fa al caso vostro.

La base di partenza:

Per affrontare la scelta e l’acquisto di apparecchiature informatico-musicali, dovete conoscere alcune regole fondamentali che se non applicate rischiate un investimento del tutto errato  ottenendo risultati non conformi alle aspettative.

Elaborazione Audio , MIDI o entrambi ?

Questa è la prima regola importante da seguire cioè capire se il futuro computer musicale che d’ora in poi chiameremo MWS (Music Work Station) dovrà fare i conti con l’ elaborazione di files audio (registrazione riproduzione ed elaborazione di suoni a livello multitraccia ), l’elaborazione esclusivamente MIDI, (basi musicali, notazione musicale, karaoke) o con entrambi  i casi. In base a questa scelta l’ MWS dovrà essere adeguatamente dimensionato.

MWS AUDIO (Music Work Station Audio)

L’ elaborazione di files audio richiede prestazioni più alte rispetto altre applicazioni e la configurazione del computer è importantissima (qui vi giocate le carte), ogni componente hardware deve essere accuratamente selezionato. Il consiglio che vi do già da ora è di non affrettarsi all’ acquisto azzardato del computer fidandosi delle caratteristiche dichiarate dal rivenditore, potreste ritrovarvi una macchina che pur avendo lo stesso processore, la stessa RAM, le stesse caratteristiche al modello che noi normalmente proponiamo non è adatto allo streaming audio. L’ MWS è un computer speciale, particolarmente strutturato, dove la scelta della scheda madre, della scheda video e dell’ hard-disk ha la sua importanza. Per i particolari e la valutazione in merito all’ hardware più idoneo vi invito a contattarmi direttamente davide@zecchinimusica.it

Se siete orientati all’acquisto di un computer portatile pensando di ottenere gli stessi risultati di un pc da postazione fissa, scordatevelo! Con il portatile sarete solamente in grado di gestire processi elaborativi inferiori (minor numero di tracce audio, latenza più alta) ciò dovuto alle limitazioni imposte dalle schede audio per notebook che sono ad interfacciamento USB con  velocità di trasferimento dati e banda passante inferiori a quelle del bus PCI  presente su pc fisso. Esistono schede audio PCMCI (prestazioni uguali a quelle PCI) ma sicuramente non alla portata di tutti infatti, i loro costi sono alti (sopra i 1000 euro) e ne sconsiglio l’acquisto a meno che non abbiate tassativamente l’esigenza di utilizzare un notebook.

La scelta dell’ interfacciamento audio dipende dal numero di tracce audio da gestire e da che tipo di generazione sonora volete adottare. Qui le possibilità e i modelli presenti sul mercato sono moltissimi. Per non rendervi la vita difficile ho deciso di stilare una lista di interfacce che dopo una accurata diagnosi ho ritenuto idonee e soddisfacenti alle esigenze audio musicali.

Scelta dell’ interfaccia audio

Distinguiamo due famiglie di schede audio: USB e PCI. Come detto sopra le schede USB sono idonee ad un trattamento audio non troppo pesante; vi è si la possibilità di gestire il multitraccia ma con numero inferiore di tracce e di Virtual Instruments (che vi spiegherò più avanti il loro significato e utilizzo). LA prima cosa importante da considerare nella scelta dell’ interfaccia USB è se dispone dei drivers ASIO (oggi alla versione 2.0) questo per garantirci un funzionamento ideale con programmi tipo CUBASE o per la gestione diretta di Virtual Instruments in modalità stand-a-lone senza fare i conti con una latenza spaventosamente alta. Infatti si verificherebbe  se la scheda non disponesse di tali driver (ASIO gestione diretta software hardware) perché funzionerebbe in modalità multimediale (gestione indiretta software hardware) e il flusso dati filtrerebbe sempre dai drivers multimediali concepiti per un utilizzo standard e non particolare di tutte le schede.

La seconda cosa, di che tipo e di quanti ingressi/uscite dispone e qui la scelta è a vostra discrezione e dipende con che apparecchiature interfaccerete la scheda. E buona cosa valutare la presenza di IN/OUT digitali che danno la possibilità di trasferire o ricevere in dominio digitale i dati audio. Se poi la scheda dispone di IN/OUT midi (interfaccia promiscua) potrete gestire anche il vostro parco di moduli sonori.

Alcune soluzioni:

Edirol italia
mette a disposizione una gamma di schede USB dove tiene conto dei parametri sopra menzionati. Distinguiamo due linee:
Portatile:
UA – 3 Audio Capture
UA – 1D Cavo Interfaccia Audio USB Digitale (S/PDIF)
UA – 1A Cavo Interfaccia Audio USB Analogica
UA – 3D Audio Capture – USB 5.1 Surround
UA - 100 Audio Canvas USB
Studio:  
SD – 80 Studio Canvas USB new
SD – 90 Studio Canvas USB
SD – 20 Studio Canvas USB new
UA – 5 Audio Capture Interfaccia Audio USB
U – 8ST USB Digital Studio
U – 8CW USB Digital Studio
Guitar Tracks Gig Pack w/UA – 3
MidiMan in questi ultimi anni ha caratterizzato notevolmente il mondo della produzione di interfacce audio proponendo sul mercato prodotti di notevole qualità a prezzi accessibili a tutti.

Distinguiamo due linee di prodotti, midiman e Maudio:

linea midiman che comprende le categorie midisport, portman per quanto riguarda le interfacce MIDI.

Midisport 1X1, Midisport 2X2, Midisport 4X4, Midisport 8x8 sono tutte interfacce midi a collegamento USB, oggi lo standard adottato da quasi tutti i produttori di interfacce audio. E’ una linea molto completa infatti possiamo configurare il nostro studio  con una quantità di canali variabile da un minimo di 16 con la Midisport 1x1 fino ad un massimo di 128 con la Midiman 8x8. L’installazione è semplicissima, le prestazioni ottime. Personalmente le uso in studio per il mio parco macchine MIDI e funzionano benissimo.

Portman è la serie che va interfacciata tramite porta parallela e/o seriale. Utile per chi dispone di un computer di vecchia generazione e non prevede porte USB.

Linea Maudio per le schede audio serie USB, Delta.

Come Edirol anche Midiman propone due ottime interfaccie USB, linea USB series Audio Duo e Audio Quattro.

Entrambi i modelli godono di ottime prestazioni garantendo funzionalità e garanzia.

Passiamo ora ad analizzare la linea professionale di midiman, la Delta series ricca e completa di modelli tutti a tecnologia PCI bus pensati per soddisfare ogni applicazione nell’ambito home/studio recording.

Delta 1010 scheda audio a 24 bit/ 96 Khz (8 in – 8 out).
Delta 1010 – LT come la precedente ma sprovvista di break-out box.
Delta 1010 – AI Modulo aggiuntivo ADAT interface per i collegamneti con il mondo ADAT.
Delta 410 scheda audio a 24 bit/96 Khz (2 in – 8 out).
Delta 44 Delta 66 – scheda audio 24 bit/96 Khz ( 4/6 in – 4/6 out).
Delta DiO 2496 scheda professionale con ingressi/uscite digitali SPDIF.
Delta TDIF scheda digitale per standard TASCAM TDIF.
Delta R-BUS scheda digitale per standard ROLAND R-BUS.
Delta Audiophile 2496 scheda con in/out SPDIF coassiali e MIDI interface.

 

Terratec Pro Media

Della famosa casa Terratec propongo due modelli che ho testato a fondo e ritengo debbano essere presi in considerazione; suonano veramente bene.

Sound System DMX 6 fire per gli utenti più esigenti che preferiscono soluzioni all-in-one

Sound System EWX 24/96 per i puristi dell’audio e per la post-produzione.

 Superior sound.
Audiovark casa produttrice di interfacce audio di alta qualità propone in anteprima una scheda che ritengo essere una tra migliori in commercio sia come interfacciabilità che come rapporto qualità prezzo: Direct Pro Q10

Altra novità riguardo la linea USB dove troviamo Direct Mix USB 3, interfaccia audio a 24 bit con drivers ASIO 2.0!!!

 

Adwanced Multimedia DMTP – DTHT

Questa è senza dubbio l’area di interesse maggiore data la presenza di prodotti multimediali di categoria superiore alla media presenti in commercio a prezzi veramente eccezionali!!

Ecco il MULTIMEDIALE AVANZATO ! Con specifiche hardware e software pensate per il musicista informatico attuale, per remixers, dj-s audio e video, per tutto l'environment di home-recording e il DTMP-DTHT.


Supporto pieno di ASIO, MME e GSIF , latenze bassissime al pari di schede molto più costose grazie ai fenomenali, innovativi E-WDM drivers. Garantita la totale compatibilità con gli tutti gli OS (Win9x/ME/2K/XP).

IL SOFTWARE:

Una volta identificata la scheda più idonea alle vostre esigenze, è doveroso uno sguardo al software disponibile in commercio considerando prima di tutto il compito che esso dovrà svolgere una volta installato nel proprio sistema.

Workstation Audio/midi multitraccia

Se siete orientati alla soluzione MWS (Music Work Station) con possibilità di registrazione audio/midi multitraccia vi consiglio vivamente la piattaforma CUBASE (ora in versione SX) semplicemente perché gestisce direttamente l’hardware con il driver ASIO 2.0 per i modelli supportati.

Che cosa significa ASIO™, e perché è importante?

ASIO, significa Audio Stream Input / Output, ed è un protocollo di streaming audio, sviluppato da Steinberg, che permette di manipolare canali audio multipli su PC, trasformando il computer in un registratore multi-traccia. Nello specifico, il protocollo ASIO consente al software musicale di comunicare con l'hardware in modo diretto e molto rapido, migliorando così l'efficienza generale del sistema e riducendo i tempi di latenza, vale a dire il lasso di tempo che intercorre tra il momento in cui viene inviata una richiesta "musicale" al sistema e la risposta del sistema stesso.

Non vi sto a elencare ora  le potenzialità di Cubase  perché è appena uscita la nuova versione SX la quale merita una sezione a parte dedicata. E’ in fase di preparazione e a breve sarà disponibile in questa sezione. Potete comunque consultare il seguente link: CubaseSX

Workstation MIDI

Per gli appassionati di solo MIDI che intendono sviluppare basi musicali in formato GM (General Midi) non è necessaria una potenza di calcolo elevata e nemmeno supporto ASIO per cui oltre a Cubase eccellente anche solo per il MIDI, vi sono alternative tipo Logic, Vegas, Cachewalk ecc… La generazione sonora la potete ottenere con una banalissima soundblaster (di bassa qualità sonora) o con un modulo multitimbrico esterno sicuramente più affidabile e di qualità. Per quest’ultima soluzione vi consiglio un modulo sonoro Roland Edirol che ritengo molto speciale: SC-D70 costituito da IN/OUT midi, porta USB e IN/OUT digitali ed in più ASIO 2.0 per chi vuole sfruttare la possibilità offerta di interfacciamento audio. E’ un modulo completo ideale per il musicista professionista che intende produrre musica a livello qualitativo senza impegnare troppi soldi.

Virtual Instruments, Tecnologia VST.

Cosa significa Strumento Virtuale? Beh, la prima cosa che viene in mente è dire che si tratta di uno strumento musicale simulato ovvero, il computer mediante un potente algoritmo a livello di programmazione riesce a “clonare virtualmente” lo strumento in questione generando suoni di qualità a volte superiori a quelli originali. Vi rimando alla lettura di: Tecnologia VST per comprendere cosa in questi ultimi anni la tecnologia ha reso possibile.
In commercio sono disponibili moltissimi Virtual Instruments che possono funzionare in modalità Plug-In VST o addirittura in stand-all-one ovvero senza l’ausilio di software di supporto.
Per comprendere meglio questi concetti (Plug-In, Stand-All-One) vi riporto i seguenti esempi:Una volta in possesso di un software sequencer (CUBASE, LOGIC ecc..) potete far uso di moduli sonori esterni collegabili via MIDI al computer o di strumenti virtuali per la generazione sonora.  Nel primo caso il sequencer invia/riceve solamente dati midi verso/dal modulo sonoro, il quale genererà il suono che sarà successivamente riprodotto da un amplificatore esterno. Nel secondo caso invece, se disponete di virtual instruments, li potete caricare all’interno del programma sequencer (Cubase) come moduli plug-ins e utilizzarli come se fossero dei generatori sonori esterni a tutti gli effetti con il vantaggio però che la generazione è interna al sistema ovvero, i virtual instrument controllabili mediante eventi midi genereranno i suoni all’interno del routing del programma e saranno gestiti come  Vere tracce audio.
Qual è il vantaggio nell’utilizzo dei virtual instruments?

Il vantaggio sta nel gestire l’audio generato e processato totalmente in dominio digitale senza dover fare i conti con conversioni A/D D/A con la conseguenza di perdita dinamica. I virtual instruments sono gestibili totalmente tramite control changes, ogni parametro interno (volume, dinamica, filtri, inviluppi ecc..) è assegnabile ad un control change specifico. Mediante delle unità di controllo (clicca sulle figure per maggiori dettagli) a controlli cnobs rotativi o sliders potete gestire a piacere il vostro virtual intrument avendo quindi la sensazione di lavorare con strumenti “veri” e non virtuali. Va rammentato ancora una volta che per gestire questi strumenti virtuali è d’obbligo disporre di un hardware adatto a supportare gli ASIO 2.0 per abbassare a valori trascurabili la latenza.

Dove si possono trovare i virtual instruments e dove si possono provare?

In internet vi sono parecchi siti dedicati a questa nuova tecnologia, vedi alcuni:

http://www.linplug.com/

- http://www.midiware.com/

- http://www.steinberg.de/

- http://www.nativeinstruments.com/

e mettono a disposizione sia versioni shareware che Demo con la possibilità di provarli avendo quindi un’immediata idea della loro funzionalità.

Per una vera prova pratica dei  più famosi Virtual Instruments consiglio di rivolgersi ad un centro SEP (Sound Express Point) di zona. Il centro SEP mette a disposizione una workstation musicale con installati numerosi softwares e plug-ins pronti all’uso allo scopo di dare ad ogni musicista interessato un immediato riscontro. Il centro SEP è settimanalmente aggiornato risultando quindi un ottimo punto di riferimento per mantenersi in linea con le novità.

Per iniziare senza investire molto….

Naturalmente prima dell’acquisto di un VST Virtual Instrument è necessaria una sua valutazione: A cosa mi serve? Che suoni ha e quanti sono? La politimbrica? Ecc.. ecc.. ecc..

Per farvi un esempio se acquistate un B4 Native Instrument sicuramente fate un affare data la sua qualità sonora e realisticità come organ hammond simulator, ma simulerà solo questo; per la generazione ritmica e di altri strumenti vi servono Virtual Instruments aggiuntivi portandovi ad affrontare una spesa proporzionalmente crescente al numero di strumenti necessari.

Ci sono Virtual Instruments multitimbrici che, soprattutto per chi deve iniziare compensano a questo problema mettendo a disposizione una miriade di suoni di ottima qualità in un unica soluzione.

Uno di questi è sicuramente l’Hyper Canvas della Edirol, modulo sonoro virtuale multitimbrico contenente sonorità Roland della serie Jv. Personalmente lo ritengo veramente potente ma soprattutto di qualità dato l’elevata dinamica e la sua facilità di utilizzo. L’unica pecca se così la si può definire è la richiesta elevata di prestazioni da parte del Computer su cui viene installato, (su Pentium 3/500 Mhz non gira mentre su Pentium 3/933 Mhz si) ma con le nuove configurazioni (Pentium 4 e/o Athlon XP) non fa una piega.

Anche il prezzo è interessante e non supera i 300 Euro, valore molto inferiore a quello di un modulo sonoro multitimbrico vero.

Questa guida è stata realizzata allo scopo di rendere più facile l’approccio al mondo della computer music a tutti i musicisti e a chi per la prima volta vuole realizzare una workstation funzionante senza imbattersi in soluzioni alternative costose a volte non adeguatamente dimensionate alle proprie esigenze.

Rimango a disposizione per ogni eventuale chiarimento invitandovi a contattarmi direttamente: davide@zecchinimusica.it

Davide Testi (Staff Zecchini)