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Che cosa si intende con la sigla MIDI?

 

La sigla MIDI e’ l’acronimo di Musical Instruments Digital Interface (Interfaccia Digitale per Strumenti Musicali)


Lo standard MIDI è basato in parte sull'hardware e in parte su una descrizione del modo in cui la musica e i suoni sono codificati e comunicati tra i dispositivi collegati all'interfaccia. La
parte hardware dello standard definisce particolari tipi di canali di ingresso/uscita, detti porte MIDI, e le caratteristiche di un tipo specifico di cavo (cavo MIDI) che si inserisce in tali porte.


I tre tipi di porte definiti dalle specifiche MIDI sono detti

MIDI In, MIDI Out e MIDI Thru.

 

Un sintetizzatore, o un altro dispositivo MIDI, riceve i messaggi attraverso la porta MIDI In, quindi li riflette verso l'uscita attraverso la porta MIDI Thru. Trasmette invece i propri messaggi ad altri dispositivi mediante la porta MIDI Out.

Le informazioni vengono trasmesse tra dispositivi MIDI in una forma detta "messaggio MIDI", in cui i vari aspetti del suono, come la tonalità e il volume, sono codificati in byte di informazione digitale.

I dispositivi MIDI possono essere usati per comporre, registrare o riprodurre musica. Con MIDI, computer, sintetizzatori e sequencer possono comunicare l'un l'altro sia per tenere il tempo, sia per controllare la musica prodotta da altri apparecchi collegati.

La standardizzazione su MIDI da parte dei principali produttori di sintetizzatori, è in parte responsabile dell'enorme successo dei computer nelle professioni musicali.
 

 

A che cosa serve questo tanto decantato standard?

Il Midi è uno standard di comunicazione grazie al quale gli strumenti musicali elettronici dialogano tra di loro.
 

 

In che modo questa comunicazione avviene?

Tutto questo avviene grazie ad un cavo terminato con due connettori DIN pentapolari, o uno a 15 Pin; gli strumenti musicali ed il PC si scambiano tramite esso le informazioni relative ad un brano musicale come i timbri delle diverse parti che lo compongono, le singole note, i loro volumi e durata oltre ad una serie di altri controlli che permettono di sincronizzare gli strumenti o di applicarne a questi ultimi modifiche, i cosiddetti effetti “speciali”.

 

 Cos'è un sintetizzatore?

E’ uno strumento capace di generare molti timbri diversi (permettendo di modificarli) e, per ogni timbro, coprire un’ampia scala musicale (dalle frequenze più basse alle più alte).

Le sue caratteristiche più importanti sono però la Polifonia, che indica la possibilità di emettere contemporaneamente più note (chiamate voci) e la Multitimbricità, indicante la possibilità di emettere timbri diversi nello stesso istante (parti).
 

- Esempio:

Un Synt capace di emettere 20 note contemporaneamente si chiamerà Polifonico a 20 Voci.
Un Synt capace di usare contemporaneamente 6 strumenti musicali si chiamerà Politimbrico a 6 Parti.

 

Come può avvenire tutto ciò ed in particolare in un PC?

Questo è possibile perché i sintetizzatori sono, anche quelli delle schede audio installate su PC, piccoli Computers dotati di Chips particolari per la gestione dei suoni e utilizzanti un linguaggio completamente digitale. Questi ultimi possiedono delle porte di comunicazione, le porte MIDI.
Tramite queste porte è possibile indicare al sintetizzatore quale timbro usare, quale nota suonare, indicare la sua durata il suo volume e molto altro: insomma tramite il suddetto e la vostra capacità musicale potrete creare spartiti su spartiti e basi su basi in files con estensione .mid…i cosiddetti “midi files”.

 

 

Cosa sono questi file con estensione .mid: i file midi?

Non sono altro che un’insieme di comandi MIDI inviati ad un sintetizzatore attraverso la porta di comunicazione per tale macchina..la suddetta porta midi!
Questi file MIDI contengono informazioni digitali che non sono suoni ma che indicano ad un sintetizzatore (tastiera, expander, scheda audio, software virtual sound) quali note suonare, per quanto tempo, ecc ecc.

 

Con il midi puoi riprodurre i famosi files *.mid contenenti basi musicali registrate, nel caso più comune, da tastiere elettroniche e gestire strumenti musicali, midi compatibili, direttamente con la tastiera del computer.

 

 

Il mio PC come può fare tutto ciò?

Può fare ciò in quanto tutti, o almeno quasi tutti, i pc possiedono ora come ora una scheda sonora, la quale ha porte midi bidirezionali, cioè dotate di un’ingresso e di una uscita per il collegamento esterno a fonti come tastiere, sintetizzatori esterni e, visto che la scheda sonora è già di per se un sintetizzatore, (non tra i migliori, anzi) può riprodurre quest’insieme di comandi, i files midi, sul pc di casa (o dell’ufficio, dipende da dove lo si usa!).

 

Se io creo la mia banca suoni con i miei “numeri”, quando creo un file e lo passo ad un amico se lui ha una banca rimappata in modo diverso dalla mia non sentirà gli strumenti che io ho scelto, ma degli altri!

Giusto: ecco perché è nato lo standard MIDI FILES (SMF) anzi, gli standard midi, i più importanti sono:

il GM (General Midi),  il GS (General Standard) e l'XG (Yamaha)

diversi tra di loro per tipo e disposizione dei timbri nei banchi di memoria degli strumenti musicali elettronici.
La standardizzazione avviene tramite software, ed è non proprio facilissimo da farsi. Con Win 3.1 esisteva il MidiMapper, ed era un disastro da configurare, ora con il 95/98 la vita è semplificata, ma come al solito non troppo!

 

Ma dov’è la porta midi nel mio maledetto PC?

La porta midi nel pc è, a differenza delle periferiche midi compatibili che posseggono un ingresso e un’uscita midi, la stessa porta usata per il Joystick, la famosa porta game, rintracciabile ora come ora su tutte le schede sonore.