La sigla MIDI e lacronimo di Musical Instruments Digital Interface (Interfaccia Digitale per Strumenti Musicali)
Lo standard MIDI è basato in parte sull'hardware e in parte su
una descrizione del modo in cui la musica e i suoni sono codificati e comunicati
tra i dispositivi collegati all'interfaccia. La
parte hardware dello standard definisce
particolari tipi di canali di ingresso/uscita, detti porte MIDI, e le
caratteristiche di un tipo specifico di cavo (cavo MIDI) che si inserisce in
tali porte.
Un sintetizzatore, o un altro dispositivo MIDI, riceve i messaggi attraverso la porta MIDI In, quindi li riflette verso l'uscita attraverso la porta MIDI Thru. Trasmette invece i propri messaggi ad altri dispositivi mediante la porta MIDI Out.
Le informazioni vengono trasmesse tra dispositivi MIDI in una forma detta "messaggio MIDI", in cui i vari aspetti del suono, come la tonalità e il volume, sono codificati in byte di informazione digitale.
I dispositivi MIDI possono essere usati per comporre, registrare o riprodurre musica. Con MIDI, computer, sintetizzatori e sequencer possono comunicare l'un l'altro sia per tenere il tempo, sia per controllare la musica prodotta da altri apparecchi collegati.
La standardizzazione su MIDI da parte dei
principali produttori di sintetizzatori, è in parte responsabile dell'enorme
successo dei computer nelle professioni musicali.
Il Midi è uno standard di comunicazione grazie al quale gli strumenti musicali
elettronici dialogano tra di loro.
Tutto questo avviene grazie ad un cavo terminato con due
connettori DIN pentapolari, o uno a 15 Pin; gli strumenti musicali ed il PC si
scambiano tramite esso le informazioni relative ad un brano musicale come i
timbri delle diverse parti che lo compongono, le singole note, i loro volumi e
durata oltre ad una serie di altri controlli che permettono di sincronizzare gli
strumenti o di applicarne a questi ultimi modifiche, i cosiddetti effetti
speciali.
E uno strumento capace di generare molti timbri diversi (permettendo di modificarli) e, per ogni timbro, coprire unampia scala musicale (dalle frequenze più basse alle più alte).
Le sue caratteristiche più importanti sono però la
Polifonia, che indica la possibilità di emettere contemporaneamente più note
(chiamate voci) e la
Multitimbricità, indicante la possibilità di emettere
timbri diversi nello stesso istante (parti).
- Esempio:
Un Synt capace di emettere 20 note contemporaneamente si chiamerà
Polifonico a 20 Voci.
Un Synt capace di usare contemporaneamente 6 strumenti musicali si chiamerà
Politimbrico a 6 Parti.
Questo è possibile perché i sintetizzatori sono, anche quelli delle schede audio
installate su PC, piccoli Computers dotati di Chips particolari per la gestione
dei suoni e utilizzanti un linguaggio completamente digitale. Questi ultimi
possiedono delle porte di comunicazione, le porte MIDI.
Tramite queste porte è possibile indicare al sintetizzatore quale timbro usare,
quale nota suonare, indicare la sua durata il suo volume e molto altro: insomma
tramite il suddetto e la vostra capacità musicale potrete creare spartiti su
spartiti e basi su basi in files con estensione .mid
i cosiddetti midi files.
Non sono altro che uninsieme di comandi MIDI inviati ad un
sintetizzatore attraverso la porta di comunicazione per tale macchina..la
suddetta porta midi!
Questi file MIDI contengono informazioni digitali che non sono suoni ma che
indicano ad un sintetizzatore (tastiera, expander, scheda audio, software
virtual sound) quali note suonare, per quanto tempo, ecc ecc.
Con il midi puoi riprodurre i famosi files *.mid contenenti basi musicali registrate, nel caso più comune, da tastiere elettroniche e gestire strumenti musicali, midi compatibili, direttamente con la tastiera del computer.
Può fare ciò in quanto tutti, o almeno quasi tutti, i pc possiedono ora come ora una scheda sonora, la quale ha porte midi bidirezionali, cioè dotate di uningresso e di una uscita per il collegamento esterno a fonti come tastiere, sintetizzatori esterni e, visto che la scheda sonora è già di per se un sintetizzatore, (non tra i migliori, anzi) può riprodurre questinsieme di comandi, i files midi, sul pc di casa (o dellufficio, dipende da dove lo si usa!).
Se io creo la mia banca suoni con i miei numeri, quando creo un file e lo passo ad un amico se lui ha una banca rimappata in modo diverso dalla mia non sentirà gli strumenti che io ho scelto, ma degli altri!
Giusto: ecco perché è nato lo standard MIDI FILES (SMF) anzi, gli standard midi, i più importanti sono:
il GM (General Midi), il GS (General Standard) e l'XG (Yamaha)
diversi tra di loro per tipo e disposizione dei timbri nei banchi di
memoria degli strumenti musicali elettronici.
La standardizzazione avviene tramite software, ed è non proprio facilissimo da
farsi. Con Win 3.1 esisteva il MidiMapper, ed era un disastro da configurare,
ora con il 95/98 la vita è semplificata, ma come al solito non troppo!
La porta midi nel pc è, a differenza delle periferiche midi
compatibili che posseggono un ingresso e unuscita midi, la stessa porta usata
per il Joystick, la famosa porta game, rintracciabile ora come ora su tutte le
schede sonore.